Con il D.L. 29 dicembre 2022 n. 198 noto come “Decreto milleproroghe” vengono prorogate, con l’art. 40 del D. L. n. 144/2022 “Decreto Aiuti ter” (che regolamentava il regime di occupazioni di suolo pubblico straordinario), le O.S.P inizialmente richieste a causa della pandemia da Covid-19. Cosa dobbiamo sapere? Scopriamo insieme ad un team di avvocati esperti le O.S.P Covid-19 prorogate fino al 2023 alla luce del Decreto Milleproroghe
Cosa sono le occupazioni di suolo pubblico (O.S.P)?
In linea generale si tratta di concessioni di occupazione di suolo pubblico che vengono rilasciate attraverso autorizzazioni da parte dei relativi Comuni nei confronti di chi intenda occupare per finalità private strade, marciapiedi, aree e spazi pubblici.
Successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs n. 446/1997 ed in particolare con l’art. 63, ad ogni Comune è stata data facoltà attraverso delibere di modificare regolamenti e tariffe per l’O.S.P del proprio territorio.
Il Comune di Roma ha recepito il suddetto decreto attraverso la delibera n. 339/1998. Dal 1° gennaio 1999 è entrato in vigore il regolamento della tassa di occupazione suolo pubblico a Roma. Altre delibere si sono succedute, poi, nel corso degli anni che hanno modificato ed integrato i contenuti al fine di risolvere problemi interpretativi, di applicazione ed occupazioni abusive.
In definitiva ogni Comune stabilisce i presupposti e le condizioni dell’occupazione pubblica per private necessità attraverso il proprio “regolamento”. Con esso si individua oltre all’ammontare della tassa, COSAP (Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche) anche aree con particolari condizioni dovute ad un valore ambientale, storico, paesaggistico o artistico. Altre caratteristiche speciali fanno riferimento a zone con determinati caratteri di ordine pubblico e di viabilità.
Le O.S.P possono essere: permanenti o temporanee.
Sono permanenti le O.S.P aventi carattere stabile ovvero la cui durata non sia inferiore a un anno, indipendentemente dall’esistenza di manufatti o impianti.
Sono temporanee le O.S.P concesse per un periodo occasionale inferiore ad un anno. Vengono richieste ad esempio per pubblici spettacoli, feste, concerti, fiere e bancarelle stagionali.
Lo Studio Legale Bertuzzi e Associati forte dell’esperienza e competenza maturata nel tempo, ti consente di fare chiarezza sull’intricato panorama legale delle O.S.P. Siamo qui per aiutarti a comprendere le nuove regole dettate in codesto settore, tutelando i tuoi diritti al fine di ottenere i migliori risultati possibili.
Chi può fare richiesta di O.S.P? Cosa dobbiamo sapere?
Le richieste di O.S.P possono essere presentate da:
- proprietari di attività di somministrazione di alimenti e bevande, consentendo la consumazione al tavolo all’esterno del proprio esercizio;
- proprietari di altre attività di somministrazione come, ad esempio, pizzerie a taglio o paninoteche consentendo in tale caso l’autorizzazione per posizionare fioriere o strutture simili senza ampliare la superficie di vendita;
- commercianti ambulanti; associazioni per sagre ed eventi.
La normativa transitoria per le O.S.P Covid-19
Inizialmente il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” aveva previsto la possibilità di proporre, a causa dell’emergenza epidemiologica, l’istanza O.S.P Covid-19. L’art. 181 del suddetto Decreto prorogava il termine per proporre tale istanza sino al 30 settembre 2022, per effetto dell’art.10 ter del c.d. Decreto Ucraina bis (D.L. n. 21/2022 convertito in Legge n. 51/2022). Entro lo stesso termine, inoltre, era consentito presentare anche domande per ottenere nuove concessioni di suolo pubblico temporanee o l’ampliamento di quelle esistenti. In tale ipotesi era sufficiente presentare telematicamente, la richiesta al competente ufficio comunale con allegata la sola planimetria, in deroga al Regolamento di cui al D.P.R n. 160/2010 ed in esenzione dell’imposta di bollo era possibile posizionare temporaneamente su vie, piazze e altri spazi aperti, strutture amovibili (quali dehor, pedane, tavolini, ombrelloni, ecc..), senza dover acquisire le ordinarie autorizzazioni imposte dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Successivamente il Decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144 aveva fissato un ulteriore termine di proroga fino al 31 dicembre 2022 per tutte le occupazioni di suolo pubblico presentate secondo la procedura semplificata per l’emergenza Covid-19 (secondo quanto previsto dal comma 5 dell’art. 9 ter del D.L. n. 137/2020, convertito, con modificazioni, dalla Legge 18 settembre 2020, n. 176).
Delibere del Comune di Roma: D.A.C n. 43/2022; D.A.C n. 81/2020; D.A.C n. 21/2021
L’assemblea Capitolina con D.A.C n. 43/2022 riscrive la citata normativa transitoria per le occupazioni da suolo pubblico richieste in forma semplificata per via dell’emergenza Covid-19.
Con tale Deliberazione veniva approvata la nuova disciplina transitoria per le Occupazioni di Suolo pubblico da COVID-19 realizzate in forma semplificata (ai sensi delle D.A.C. n. 81/2020 e dell’art. 38 della D.A.C n. 21/2021) prevedendo, visto l’insistente stato d’emergenza continuamente prorogato, connesso al rischio sanitario per la pandemia da Covid-19, in capo ai titolari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di comunicare entro il 30 settembre la loro volontà di mantenere l’O.S.P realizzata con la procedura semplificata, con l’avvertimento che la mancata presentazione entro il suddetto termine veniva considerata amministrativamente una rinuncia e pertanto ritenuta abusiva con annessa rimozione delle relative strutture. Ciò significava che tutte le occupazioni da suolo pubblico presentate in maniera semplificata per l’emergenza da Covid-19, potevano permanere fino al 31 dicembre 2022 ed essere conseguentemente rimosse entro il 1° gennaio 2023.
Lo Studio Legale Bertuzzi e Associati è qui per aiutarti al fine di comprendere la complessità dettata dalle nuove norme disposte dal decreto Mille proroghe n. 198/2022 nell’ambito delle occupazioni di suolo pubblico.
Decreto Mille proroghe n. 198/2022: La Proroga al 30 giugno 2023 per le O.S.P Covid-19
Il D.L. 29 dicembre 2022 n. 198 noto come “Decreto milleproroghe” ha previsto, attualmente, la possibilità di prorogare fino al 30 giugno 2023 le autorizzazioni di utilizzo temporaneo di suolo pubblico concesse alle imprese di somministrazione alimenti e bevande. Tale proroga è stata prevista dal D. L. n. 137/2020 (Decreto Ristori). Inizialmente il termine di scadenza era fissato al 31 dicembre 2022.
Questa proroga è stata richiesta al Governo dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) al fine di garantire una maggiore flessibilità agli esercenti di bar, ristoranti e altri locali durante il periodo di pandemia Covid-19, consentendo a costoro di poter lavorare all’esterno dei propri locali assicurando così il rispetto delle misure di distanziamento sociale.
In sintesi le concessioni per l’occupazione del suolo pubblico rilasciate alle attività alimentari e artigianali durante l’emergenza epidemiologica Covid-19, nonché le concessioni in essere per l’occupazione di suolo pubblico rilasciate alle attività di pubblico esercizio secondo l’art. 181 del D.L. n. 34/2020 e successive modifiche, sono prorogate in via automatica fino al 30 giugno 2023, a meno che il soggetto interessato non presenti domanda espressa di disdetta al relativo Comune di appartenenza.
Ciò significa che fino al 30 giugno 2023 le imprese di somministrazione di alimenti e bevande (locali, bar, ristoranti) potranno posizionare in via temporanea, senza dover richiedere le autorizzazioni fissate dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, tavolini, pedane, dehors, ombrelloni, sedute su strade, vie, piazze e senza dover altresì rispettare i termini ordinari stabiliti dal Testo unico dell’edilizia per la rimozione di tali strutture.
Si può richiedere a Roma una nuova O.S.P per motivi legati alla pandemia Covid-19? Scopriamolo insieme
Attualmente a Roma non è possibile fare richiesta per una nuova O.S.P per motivi legati alla pandemia Covid-19. In particolare, sul portale SUAP di Roma Capitale si può soltanto presentare domanda di rinuncia o disdetta al fine di evitare il pagamento del canone COSAP.